Nello scacchiere geopolitico internazionale la Mauritania, così come l’interno continente africano, stanno assumendo un ruolo sempre più importante in chiave europea e mediterranea. SpecialEurasia ha preso parte all’evento di premiazione dell’ambasciatrice della Mauritania in Italia, S.E. Zeineb Ely Salem, per approfondire la conoscenza del paese e l’importanza della diplomazia femminile nel nord Africa arabo.
Il giorno 7 marzo 2023, in occasione della Festa delle Donne, Silvia Boltuc, Managing Director di SpecialEurasia, ha partecipato alla cerimonia di premiazione dell’ambasciatrice della Mauritania in Italia, S.E. Zeineb Ely Salem (nonché rappresentante permanente alla FAO per il Vicino Oriente ed il nord Africa) organizzata dall’associazione Assadakah per il lavoro svolto nell’agevolare i rapporti fra la comunità araba e quella italiana.
Yemen, Libano, Palestina, Mauritania, sono sempre più i paesi della Lega Araba che scelgono figure femminili per essere rappresentati in Italia, attore chiave nello scacchiere mediterraneo e nei rapporti con i loro paesi. A tal proposito l’ambasciatrice Salem ha spiegato ai giornalisti della stampa araba e italiana che hanno preso parte all’evento che il presidente della Repubblica Islamica della Mauritania, Mohamed Ould Ghazouani, ha fortemente favorito l’ascesa delle figure femminili ai vertici della società. Un trend, quello delle donne in posizioni di prestigio, che si va affermando in molti paesi della Lega Araba.
All’incontro erano presenti anche l’Imam Mohamed Bin Mohamed della moschea al-Huda e la presidentessa dell’Associazione Culturale Islamica Moschea al-Huda Hajja Zeinab Mohamed. L’obiettivo di tale associazione, con sede a Roma, è quello di contrastare qualsiasi idea infondata o estremista dell’islam diffondendone i valori fondamentali come la misericordia, la giustizia, i diritti, il dialogo e la convivenza.
L’ambasciatrice della Mauritania ha voluto ospitare le rappresentanze della comunità musulmana in Italia per discutere del ruolo di ponte che queste associazioni svolgono fra la diaspora araba nel Bel Paese e gli italiani abbattendo i muri creati dalla distanza culturale e religiosa e fornendo un luogo di confronto ed integrazione.
Tra i partecipanti c’era anche Carlo Palumbo, vice segretario nazionale di Welcome Association Italy, un sindacato che favorisce il positivo inserimento dei cittadini stranieri nella società italiana.
Il ruolo geopolitico della Mauritania per l’Europa
La Mauritania è oggi più che mai un partner prezioso per l’Europa, perché può coadiuvare le politiche di Bruxelles di messa in sicurezza e sviluppo del Sahel. Infatti, non solo la Mauritania si configura come un Paese islamico moderato, come sottolineato dall’ambasciatrice Salem, ma grazie alla sua posizione geografica questo Stato membro della Lega Araba può divenire un prezioso collegamento fra il Maghreb nordafricano e l’Africa sub-sahariana occidentale e supportare le politiche di contrasto all’estremismo religioso e alla radicalizzazione.
Dal punto di vista economico si deve sottolineare come la Mauritania sia un paese ricco di risorse naturali come ferro e rame ed alcune riserve di idrocarburi in cui l’Europa ha investito importanti fondi. Il governo mauritano, in effetti, ha delineato un ambizioso piano per lo sviluppo delle sue risorse petrolifere, minerarie ed energetiche dal 2022 al 2030.
Secondo diversi studi la Mauritania ha un enorme potenziale sia per l’energia solare che per l’energia eolica e, sulla base di queste considerazioni, il Paese ha firmato un Memorandum d’Intesa per l’implementazione del più grande progetto di produzione d’idrogeno verde al mondo in coordinazione con una società australiana.
Italia e Mauritania: la diplomazia nel Nord Africa arabo
Nelle attuali politiche italiane poste in essere dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che vedono un rinnovato interesse nei paesi africani e della Lega Araba, la Mauritania offre grandi potenzialità sia per il ruolo che può svolgere nel contesto della sicurezza regionale che per i diversi settori industriali e minerari che potrebbero attrarre vantaggiosi investimenti e cooperazioni.
In quanto rappresentante FAO, l’ambasciatrice Salem non ha mancato di sottolineare l’impatto che il conflitto in Ucraina ha avuto sulla sicurezza alimentare del continente africano, problematica che interessa direttamente anche l’Italia essendo il primo punto d’approdo per i flussi migratori provenienti proprio dall’Africa. E’ stata ribadita l’urgenza per l’Italia di implementare politiche che stabilizzino la condizione umanitaria africana considerando che la popolazione locale è da anni afflitta da guerre, carestie e in alcune aree dalla minaccia del terrorismo internazionale.
A livello culturale, invece, l’attenzione è stata posta sull’importante ruolo che le comunità musulmane in Italia possono svolgere per facilitare il dialogo tra la società europea e il continente africano: in questo contesto l’islam diviene un fattore rilevante nella diplomazia culturale che lega gli Stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Infatti, se da un lato è importante evitare la radicalizzazione di alcuni soggetti interni alla comunità, è altresì necessario, vista la crescente presenza musulmana in Europa, fornire ai cittadini europei luoghi in cui dialogare, conoscersi e coesistere pacificamente.