SpecialEurasia organizza un webinar dal titolo “Geopolitica e conflitti nel Caucaso: sfide attuali e sviluppi futuri” il cui obiettivo è quello di analizzare l’attuale situazione della regione caucasica focalizzando l’attenzione sulle problematiche e le opportunità che questa area di primaria importanza strategica offre.
Il giorno giovedì 27 gennaio 2022 alle ore 19.00 SpecialEurasia in collaborazione con Notizie Geopolitiche, il CeSEM – Centro Studi Eurasia Mediterraneo e Opinio Juris organizza il webinar “Geopolitica e conflitti nel Caucaso: sfide attuali e sviluppi futuri” in cui verrà presa in esame l’interità della regione caucasica focalizzando l’attenzione sui conflitti che la caretterizzano, sugli interessi geopolitici di attori regionali e internazionali così come sulle opportunità economiche e di investimento per l’Italia.
Riscoperto a livello internazionale dopo la caduta dell’Unione Sovietica avvenuta nel 1991, la regione del Caucaso rappresenta il ‘ponte’ naturale tra l’Europa e l’Asia e la ‘frontiera’ tra il mondo cristiano e quello musulmano che si caratterizza come un’area di primaria importanza dal punto di vista strategico, economico e socio-culturale. Affacciata sul Mar Nero e sul Mar Caspio, via di attraversamento che permette l’accesso verso il mercato europeo oppure asiatico, il Caucaso a seguito della caduta dell’Unione Sovietica ha visto la nascita di entità statali autonome ed indipendenti la cui storia è stata spesso segnata da conflitti interni o con gli stati vicini.
Recentemente la regione ha richiamato un forte interesse internazionale, in special modo a seguito del Conflitto del Nagorno-Karabakh del 2020 che ha visto l’Azerbaigian riuscire a riconquistare una parte significativa del territorio perso durante la guerra del 1992-1994 . Tale conflitto ha avuto ovviamente un effetto positivo sul Governo di Baku grazie ad una vittoria contro l’Armenia che subito dopo è stata investita da una crisi politica interna e da forte dissenso tra il Primo Ministro Nikol Pashinyan, l’opposizione e la popolazione della Repubblica del Nagorno-Karabakh (Artsakh in armeno) (L’Armenia dopo le elezioni parlamentari).
Il conflitto ha decretato un nuovo assetto geopolitico regionale con l’asse turco-azerbaigiano in ascesa e la Russia impegnata a mantenere l’equilibrio nel suo blizhnee zarubezhe (vicino estero) riuscendo così a dispiegare i propri soldati in attività di peacekeeping anche al confine armeno-azerbaigiano. Anche l’Iran, da sempre attore coinvolto nelle dinamiche caucasiche, ha subito gli effetti della guerra raggiungendo un livello di tensione con l’Azerbaigian (che sembrerebbe essersi ultimamente attenuato) in un terreno di ‘scontro’ rappresentato dalla fitta rete di trasporti e comunicazione che il Caucaso possiede (Azerbaijan-Iran crisis and Tehran-Yerevan’s new transit route). Parlando sempre di Caucaso meridionale è doveroso citare la Georgia orientata verso l’asse Washington-Bruxelles in un periodo storico caratterizzato da problemi economici e politici interni e dalla continua crisi con la Russia per quel che riguarda le repubbliche di Abkhazia e Ossezia del Sud (Sogno Georgiano vince le elezioni amministrative tra polemiche e agitazione; South Ossetia and Abkhazia cooperation and the geopolitics of the Caucasus) .
In questa desamina non si può escludere il Caucaso del Nord, regione che fa parte della Federazione Russa e che fin dalla caduta dell’Unione Sovietica è stata caratterizzata da conflitti interetnici, movimenti etnonazionalisti come quello dei ceceni che ha prodotto lo scontro con Mosca della Prima Guerra Cecena (1994-1996) e successivamente dalla diffusione dell’estremismo religioso di matrice islamica sfociato nel terrorismo rappresentato prima da Imarat Kavkaz (Emirato del Caucaso) e successivamente da Vilayat Kavkaz (Provincia del Caucaso) collegato allo Stato Islamico. Caucaso del Nord che il Cremlino amministra focalizzando l’attenzione sullo sviluppo socioeconomico visto come strumento per contrastare il terrorismo e la criminalità armata locale e per attrarre investimenti esteri in progetti infrastrutturali (Caucaso del Nord: turismo, progetti di sviluppo e possibilità di investimento).
Per comprendere al meglio lo scacchiere geopolitico del Caucaso che nell’ultimo anno ha subito dei cambiamenti significativi regionali e ha visto lo scontro/incontro di potenze regionali e internazionali, SpecialEurasia ha deciso di organizzare un webinar con i propri partner Notizie Geopolitiche, CeSEM e Opinio Juris in modo da avviare una dialogo che si focalizzi sulle sfide attuali e le opportunità future regionali.
Panel del webinar
Il webinar sarò moderato da Domenico Nocerino, direttore della rivista Opinio Juris, si svolgerà il giorno 27 gennaio 2022 alle ore 19.00 e vedrà la partecipazione di:
Silvia Boltuc – Managing Director di SpecialEurasia. Analista specializzata in relazioni internazionali, energia e conflitti nello spazio post-Sovietico, in Medio Oriente e Nord Africa. Attualmente svolge anche l’incarico di responsabile dell’Area Energia e Nuove Tecnologie del CeSEM e di analista/giornalista per la testata italiana Notizie Geopolitiche. In passato ha svolto il ruolo di Associate Director di ASRIE Analytica supportando il processo decisionale di partner pubblici e privati attraverso attività di consulenza, risk assessment e pianificazione operativa di missioni in loco. Ha scritto analisi e contributi sia in lingua italiana che in inglese per centri studi e agenzie media nazionali e internazionali come The Defence Horizon Journal, European Affairs Magazine, The Robert Lasing Institute. | |
Giuliano Bifolchi – Research Manager di SpecialEurasia. Analista geopolitico e dottore in Storia dei Paesi Islamici, si è laureato in Scienze della Storia e del Documento presso l’Università Tor Vergata di Roma ed ha conseguito il master in Peacebuilding Management presso la Pontificia Università San Bonaventura. Attualmente Reaserch Manager di SpecialEurasia, in passato è stato direttore di ASRIE Analytica e si è occupato di Open Source Intelligence e Human Intelligence specializzandosi inoltre nell’analisi della situazione politica, economica, socioculturale e della sicurezza dello spazio post-Sovietico e della regione MENA dove ha effettuato diverse missioni in loco. Autore di diversi articoli accademici in merito alla regione del Caucaso, all’Islam e al fenemeno del terrorismo nord caucasico, ha pubblicato i libri Geopolitica del Caucaso russo. Gli interessi del Cremlino e degli attori stranieri nelle dinamiche locali nordcaucasiche (Sandro Teti Editore, 2020) e Storia del Caucaso del Nord tra presenza russa, Islam e terrorismo (Anteo Edizioni, 2022). | |
Kan Taniya – Ambasciatore Plenipotenziario e Straordinario del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Abkhazia. Nato a Sukhum, ha studiato prima alla Facoltà di Fisica e Matematica dell’Università Statale dell’Abkhazia e poi alla Facoltà di Relazioni Internazionali presso l’Università Statale di Firenze. Nel 2009 è stato l’organizzatore della prima conferenza internazionale di tutti i popoli del Caucaso in Italia. Da gennaio a settembre 2012 è stato Assistente dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana nel Principato di Monaco per poi ricoprire da novembre 2012 il ruolo di Assistente del Dipartimento Europa, Stati Uniti e Canada nel Ministero degli Esteri Abcaso. Da novembre 2013 è stato Assistente del Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Abkhazia. Dal novembre 2014 inizia la sua carica di Vice Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Abkhazia fino al 2018. Attualmente ricopre anche l’incarico di Direttore dell’apparato del World Abaza Congress. E’ coautore del libro Diplomatija Respubliki Abhazija: 25 let na sluzhbe suverennogo gosudarstva (2018). | |
Simona Scotti – Research Fellow presso Topchubashov Center. Analista specializzata in geopolitica, sicurezza e diritto internazionale. Le sue principali aree di competenza includono il Caucaso Meridionale, la Russia, il Mondo Turco e l’America Latina. Attualmente vive a Baku e si occupa di ricerca in ambito di ricostruzione del Karabakh, questioni |
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Emanuele Aliprandi – Analista geopolitico specializzato nelle dinamiche caucasiche. Studioso ed esperto della regione del Caucaso, negli anni si è dedicato con particolare interesse nell’analisi della Questione Armena, in special modo il caso del Nagorno-Karabakh, effettuando visite in luogo. Su tale tema ha pubblicato Le ragioni del Karabakh. Storia di una piccola terra e di un grande popolo (2010), 1915: Cronaca di un Genocidio. La tragedia del popolo armeno raccontata dai giornali italiani (2021) e per ultimo Pallottole e petrolio. Il conflitto del Nagorno Karabakh (Artsakh) e la nuova guerra che ha infiammato il Caucaso (2021) che oltre a fornire una cronaca della guerra dell’autunno 2020 illustra anche le problematiche post conflitto. |
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Roberto Ferrari – Junior Programme Officer presso l’Assemblea Parlamentare dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (PA OSCE). Ha conseguito la Laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza per poi intraprenere un percorso professionale internazionale dapprima a Copenaghen e successivamente a Vienna. Nel 2019 inizia la sua esperienza all’Assemblea Parlamentare dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE PA) presso il Segretariato di Copenaghen, dove ha svolto attività di ricerca e supporto su una pluralità di ambiti di intervento dell’Organizzazione. Attualmente ricopre la carica di Junior Programme Officer presso l’OSCE PA occupandosi di analizzare e monitorare l’area del Caucaso meridionale e della Turchia. Recentemente ha esteso la sua attività lavorativa al Sud-Est Europea e in particolare ai Balcani Occidentali. |
Iscrizione al webinar
E’ possibile iscriversi al webinar completando il form nella parte sottostante.
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