I recenti eventi caratterizzati da continui conflitti e tensioni a livello internazionale così come dalla continua attività delle organizzazioni terroristiche hanno permesso di porre l’attenzione sull’importante ruolo delle Agenzie di Intelligence e sul loro difficile operato nel prevenire e difendere il territorio nazionale da minacce interne ed esterne. Conoscere cosa si intende per Intelligence e quale sono le attività ad essa congiunta è fondamentale per comprendere un mondo tanto interessante quanto complesso e articolato.
Se si volesse ricerca il significato del termine Intelligence sul vocabolario Trecani si troverebbe:
<<Sinonimo inglese, usato in italiano al femminile. Servizio (per lo più segreto o riservato) di raccolta di informazioni su persone o enti.>>[1]
Mentre secondo quanto espresso all’interno della Enciclopedia Britannica:
<<Intelligence, in military science, information concerning an enemy or an area. The term is also used for an agency that gathers such informations>>[2]
La parola deriva dal latino intelligo formata da inter = “tra” e legere = “scegliere, estrarre, leggere”. Alla parola quindi sono attribuiti diversi significati:
- capire, notare, rilevare, accorgersi di qualcosa
- intendere, pensare, credere; farsi un’idea o un concetto
- percepire con i sensi
- comprendere una parola o una lingua
- intendersi, essere competente, essere pratico di
- saper valutare, apprezzare
- (al passivo) apparire, risultare
Ragionando quindi sulle definizioni e sull’origine si può giungere alla conclusione che per Intelligence si indica una modalità di raccolta ed analisi delle informazioni che viene svolta con il fine di supportare decisioni e/o strategie operative politiche, militari, economiche. Nella pratica, invece, la funzione dell’Intelligence è data dalla raccolta di una serie di dati i quali, dopo una opportuna analisi, permettono di avere una visione sulle cause (i “perché”) e sulle conseguenze (“ che cosa accade dopo”) di un determinato evento e di una determinata azione.
Pensare al mondo dell’Intelligence connesso e relegato al solo mondo militare (Military Intelligence) è riduttivo ed errato, perché l’attività di raccolta dati e di analisi viene utilizzata in diversi settori e campi; ultimamente sta trovando un notevole riscontro nel settore dell’economia (Business Intelligence), caratterizzato da continui cambiamenti, imprevisti e crisi. Il mondo dell’economia infatti sfrutta l’utilizzo delle discipline dell’Intelligence con l’intento, ad esempio, di indirizzare i propri investimenti in opportuni settori o mercati esteri in modo da ottenerne il massimo ricavo, per conoscere un nuovo mercato oppure per carpire informazioni inerenti un concorrente o un futuro partner commerciale.
In ambito militare si può dire che l’intelligence serve a identificare e monitorare le aree di crisi prima di un eventuale conflitto, informare il vertice decisionale tramite analisi che ne supportino ed indirizzino le decisioni, funzionare come un sistema di allerta avanzato in relazione a minacce alla sicurezza nazionale, conoscere e capire le capacità, le intenzioni ed identificare le vulnerabilità del nemico.
Prima di procedere alla comprensione delle attività connesse al mondo dell’Intelligence e di analizzare le discipline che ad esso afferiscono è opportuno evidenziare la distinzione esistente tra Intelligence e Informazione: l’informazione consiste in un unico dato, o gruppi di dati, raccolto tramite una fonte (source), si definisce grezza e per tale motivo deve essere inserita all’interno di un processo analitico che permetta di contestualizzare questo singolo dato e renderlo disponibile. L’informazione per poter divenire Intelligence deve essere sviluppata durante il ciclo informativo, processo formato da una sequenza di attività che traducono i dati in informazioni di intelligence, rendendoli sfruttabili nel successivo ciclo decisionale.
Fonti:
[1] http://www.treccani.it/vocabolario/intelligence/
[2] http://www.britannica.com/EBchecked/topic/289765/intelligence